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Itinerari Culturali

 

Da Trapani, seguendo i tornanti che si snodano in salita sulla montagna, si raggiunge in pochi minuti Erice. Situata in cima all’omonimo monte a 750 m. di altezza, Erice conserva ancora intatte le ca-ratteristiche di una cittadina medievale. Al prestigio del luogo quale “Città della Scienza” unisce interessantissi-me testimonianze storiche. Erice ha origini antichissime: insieme ad Entella e Segesta era una delle tre città e-lime della Sicilia occidentale: fu punica, venne distrutta dai Cartaginesi, poi occupata dai Romani, Bizantini, A-rabi e Normanni.
 
Dell’antica città ancora oggi si possono ammirare, tra “Porta Spada”, “Porta Carmine” e “Porta Trapani”, tratti ben conservati della cinta muraria di epoca elimo – punica. Sopra una rocca, dove era l’antica Acropoli della cit-tà e dove sorgeva il Tempio di Venere, si erge il Castello Normanno costruito tra il XII e il XIII sec.. La Villa Balio offre, oltre ad un verde giardino pubblico, uno dei panorami più suggestivi della Sicilia. Numerose sono le chie-se: citiamo lo splendido Duomo, edificato nel 300, la Chiesa di S. Cataldo, la Chiesa di S. Giovanni Battista e la Chiesa di S. Domenico, oggi sconsacrata ed utilizzata per incontri internazionali del “Centro di Cultura Scientifi-ca Ettore Majorana”.
 
Lasciando la sommità del monte Erice e dirigendosi a valle si giunge a Trapani capoluogo della provincia. L’antica “Drepanon” (“falce”, così chiamata dai Greci data la sua forma carat-teristica) fu durante il Medioevo un fiorente punto di commercio del Mediterraneo.Le varie stratificazioni culturali che si sono succedute nel corso dei secoli hanno lasciato segni indelebili nel tessuto urbano, architettonico e monumentale della città. La struttura medievale si riconosce dai resti del Castello di Terra, nelle mura di cinta e nel Castello della Colombaia.
 
Il suo centro storico presenta notevoli testimonianze di architettura gotica, rina-scimentale e barocca. Citiamo tra le altre le chiese di S. Pietro, considerata la più vecchia, sorta, secondo la leggenda, nel luogo dove predicò il santo; S. Agostino, S. Maria del Gesù, del XVI sec., in parte oggi sede della locale Camera di Commercio; Palazzo Cavarretta, Chiesa del Collegio dei Gesuiti, del 1614, vero gioiello d’arte per le lavorazioni in marmo policromo; S. Lorenzo, del XIV sec., cattedrale di Trapani; Chiesa del Purgatorio, del 1688, sede odierna dei Sacri Gruppi dei “misteri”, rappresentazioni sacre che danno vita il Venerdì Santo ad una processione unica per valore artistico e partecipazione.
 
Situato nella parte periferica di levante è il Santua-rio dell’Annunziata (sec. XVI) ricostruito ed ampliato nel sec. XVIII che racchiude al suo interno la Cappella della Madonna di Trapani, la cui statua miracolosa è opera di Nino Pisano. Adiacente al santuario si trova il Museo Regionale Pepoli che conserva importanti raccolte di archeologia, scultura, pittura e soprattutto la splendida col-lezione d’arte decorativa in corallo, testimonianza del ricco artigianato trapanese.
 
di Sergio Ciulla